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al testo di Marina Pacifici
Nel palpito della solitudine
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Nel palpito della solitudine
ho smarrito il canto del giorno
e dolce aleggia la memoria nella sera
all’ombra di chi non ha più fatto ritorno
come la febbrile attesa di una mancata primavera.
Almeno nella nostalgia, ti prego, resta!
Ultima foglia vago nella nebbia dell’autunno triste e lieve
alla ricerca vana di un sentiero già perduto
quando anche il fischio di un treno nella notte
è ormai irraggiungibile e muto.
Ti troverò nel respiro del ricordo,
quando in silenzio
di un amore lontano si annoda il rimpianto
dopo che il sogno all’alba
contro la scogliera della vita si è infranto…
…ma almeno nell’illusione
ti avrò per un istante accanto.
In memoria di mio padre
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